Mitragliatrice Breda 31 calibro 13,2 mm
Verso il 1929 la Breda derivò dalla mitragliera francese Hotchkiss da 13,2 mm, adottata dopo il primo conflitto mondiale dalla Marina italiana un suo tipo di arma di ugual calibro però richiese alcun, anni per esse re messa a punto e poté essere definita solo nel 1931.
Si trattava di un'arma automatica a presa di gas dalla canna (fissa) con chiusura a blocco comandata da un pistone; il raffreddamento, come sulla Hotchkiss, era ad aria con manicotti ad alette lungo tutta la canna. Per l'alimentazione venivano impiegati caricatori a serbatoio a forma arcuata capaci di 30 cartucce, del peso di 6,56 kg. (carico) e 1,46 kg- scarico. Lunga 75,7 calibri e pesante circa, sa 47,5 kg., aveva una gittata massima di circa 6.000 metri e impiegava cartucce lunghe 136,5 mm. con proiettili di vario tipo tutti non esplodenti.
La Breda 1931 da 13,2 mm. fu l’unica mitragliera di questo calibro i uso nella Marina Italiana dopo la radiazione delle vecchie Hotchkiss ed ebbe largo impiego a bordo di molti tipi di unità; si trattava di un'arma di buone prestazioni generali e di sicuro affidamento.
Essa fu montata in impianti singoli e binati di vario tipo, Il più diffuso impianto singolo fu quello inizialmente studiato per l'impiego sui MAS e detto appunto “per MAS”,costituito da un affusto a forcella sostenuto da un treppiede del peso complessivo di 134,5 kg. di cui 47,5 rappresentati dall’arma e 87,0 kg. dall'affusto completo.
Trattandosi di un'arma a canna fissa montata su un affusto rigido gli sforzi al tiro risultavano relativamente elevati 1.929 kg. di sforzo di rinculo, 4.567 kg. di strappamento e 4.980 kg. dl compressione.
Nel complesso sì trattava di un impianto di buona efficienza che venne impiegato a bordo di numerosi tipi di mas (classe 500 1°e 2° serie, ecc sommergibili, unità leggere, ausiliarie e sussidiarie; impianti singoli da 13,2 mm. vennero impiegati anche per la difesa contraerea di treni e di, pontoni armati della Marina oltre che in installazioni costiere.
Gli impianti binati da 13,2 mm. impiegati a bordo di unità navali furono fondamentalmente di due tipi pesante, a punteria vincolata e a scomparsa, a libero puntamento.
Il primo ebbe larga diffusione a bordo di tutte le unità italiane sino a che non venne quasi totalmente sostituito, a partire dal 1936, dall'Impianto binato Breda da 20/65 mm. o da altre armi dl maggior calibro e di tipo più moderno; il secondo venne impiegato soprattutto a bordo dei sommergibili per tutta la durata del conflitto.