Rara fotografia della 4° piazzola della Forni (Cannone 152/45),

L'ingresso che si vede a destra del cancello oggi è parzialmente chiuso dai detriti

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Posizione:

Compito: Antinave

Armamento: 4 cannoni 152/45

Munizionamento:560 cariche di servizio  e 280 cariche di riserva per pezzo per altrettanti proietti più 20 cariche e 20 proietti illuminanti per un totale di 3440 proietti

Apparecchiature di Tiro:2 Telemetri,Tavolo previsore e crono-indicatore meccanico, Indicatore carreggiato S.F.T. ,goniometro misuratore del g Orlandi e Buralli

Mitragliatrici: Mitragliatrice 20mm antiaerea con 10.000 colpi complessivi ,mitragliere Colt 6,5  mm per difesa antiaerea e perimetrale

Fotoelettrica: Fotoelettrica 90/150 fissa di tipo  zenitale  con manovra a distanza e arco forzato alimentata con linea civile (Soc.Elettrica Elbana) dotata di centrale di riserva,collegata telefonicamente alla Batteria Forni

Organico: 76 tra ufficiali sottoufficiali e marinai

Azioni belliche: Nei giorni successivi all'8 Settembre  i Tedeschi inviarono delle Motozattere per sondare le difese dell'Isola e sopratutto per capire le intenzioni degli Italiani. Gli Italiani reagirono prontamente aprendo il fuoco contro le Motozattere tedesche, la batteria "Forni" fu protagonista di questi scontri, aprì il fuoco in diverse occasioni. Il comandante della batteria(ndr che se non sbaglio era un Ufficiale del Regio Esercito) nel momento in cui i Tedeschi presero il possesso dell'Isola decise di collaborare con questi ultimi. (Quanto detto non vuole avere carattere polemico, ritengo infatti che sia impossibile giudicare una persona in un occasione di quel tipo, ma è stato scritto solo per informazione.)

ndr: In origine i comandanti delle Batterie della R. Marina erano ufficiali della stessa, poi la tendenza fu quella di affiancare degli ufficiali di artiglieria del R. Esercito. In seguito, in molte batterie rimasero al comando quasi solo ufficiali del R. Esercito.

Gino Fara Forni di Pettenasco Comandante della Nave da Battaglia Benedetto Brin. 

La nave andò perduta il 27 settembre 1915 nel porto di Brindisi a seguito di un sabotaggio nemico Perirono 421 tra ufficiali, sottufficiali, sottocapi e comuni, Il comandante della 3ª Divisione Navale della 2ª Squadra, Contrammiraglio Ernesto Rubin de Cervin e il comandante della nave Capitano di VascelloGino Fara Forni di Pettenasco.

 

 

Si ringrazia la Costa dei Gabbiani per averci gentilmente concesso di accedere all'interno del villaggio turistico per realizzare le foto

Sergente Natalino Testi  in servizio presso la batteria Gino Fara Forni

Nella foto a destra con l'asinello che trasportava le botti con l'acqua necessaria alla batteria.

Per l'approvvigionamento idrico veniva usata la fonte che sta vicino alla vasca antincendio subito prima di arrivare al Villaggio della Costa dei Gabbiani.

©  Foto di Giovanna Testi


La Batteria Oggi

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Ingresso secondario polveriera

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